CIAO, SONO DANIDA’ E SONO UNA BLOGGER.

noi

Ciao, sono Danidà e, da 12 anni, sono una blogger.
Ho iniziato la mia vita “parallela” su virgilio, poi mi sono spostata su splinder, su altervista…per approdare, infine, qui, sul mio dominio finalmentemammaenonsolo.it da meno di un anno. Non è interessante il mio peregrinare in rete in cerca di una location, nè il fatto che io scriva da sempre e dei più svariati argomenti, nè tantomeno i mille restyling fatti negli anni ai layout dei miei blog.  La cosa curiosa è che tutti quegli svariati argomenti di cui ho parlato hanno sempre avuto me come protagonista. Quasi come se ci fossero state due, tre ME che, in parallelo, vivevano contemporaneamente vite molto diverse.
Ho avuto blog segreti improntati sulle ferite profonde e doloranti della mia anima.  E in parallelo e pubblicamente scrivevo l’avventura di una giovane donna alle prese con l’organizzazione repentina del suo matrimonio. Ho avuto blog che raccontavano passioni travolgenti e seduzioni pericolose ed altri in cui scrivevo di gravidanza, allattamento e pannolini. Ho avuto “blog neri” con Clair de Lune di Debussy in sottofondo e “blog arcobaleno” dove regolarmente si faceva ammuina con un gruppetto di amiche strampalate che davano il buongiorno con caffè, cornetto e cappuccino e la cui colonna sonora era A Vida di Collettivo Soleluna. Avevo “blog rossi” in cui la colonna sonora era  Baby did a bad bad thing di Chris Isaak…e “blog bianchi” il cui sottofondo musicale era “il coccodrillo come fa“. No scherzo, il coccodrillo proprio no, ma erano robe dolci e romantiche tipo Per te di Jovanotti!
Ero io. Si, si, ero sempre io. Ero una, ma ero anche due, tre me che si muovevano e vivevano in sincronia. Difficile da spiegare. Fatto sta che da sempre sono la regina degli opposti, in costante equilibrio tra il nero ed il bianco…quasi priva di sfumature. In perenne conflitto con la parte di me che in quel preciso istante mi contraddice e che cerco di nascondere. Sono impulso selvaggio e stravaganza pura, ma sono anche razionalità disarmante e semplicità. Sono quella che ovunque arriva fa ammuina e anima le situazioni, sono energia pura…ma sono anche la donna dai lunghi silenzi che resterebbe per ore in perfetta solitudine ad osservare il mare o la luna, che è capace di stare per giorni interi sola, vicino ad un pc, senza proferire parola. (In realtà, da quando ci sono i nani la solitudine per me è diventata un lusso). Sono quella che si commuove ad ogni puntata di Un Medico in Famiglia o di Braccialetti Rossi e che ha fatto del concetto di “Due cuori e una capanna” uno stile di vita, un mantra. Ma sono anche una persona che affronta la vita a muso duro, senza piangersi addosso e senza lasciarsi fagocitare dai problemi. Una che arriva ovunque e non entra mai in punta di piedi, ma scalcia, urla, dice parolacce e beve birra. Poi sono anche molto tenera con i bimbi, ovvio…ma se mi arrabbio divento una leonessa furiosa.

Sono la tempesta. Ma sono anche la quiete dopo la tempesta.
Diciamo che dipende dalle circostanze e forse dagli ormoni.

Poi però succede che a volte i meccanismi si rompano o che le ragazze che coabitano in me litighino fra loro. O succede semplicemente che la routine mi annoi ed io mi fracassi il cazzo di fare sempre le stesse cose.
E così, di punto in bianco, cambio vita…o cambio casa…o cambio look o cambio blog…o banalmente cambio il nome del blog o ne faccio un restyling, o ristrutturo casa, o cambio lavoro…o varie ed eventuali…
Ed è in quei momenti che bisogna assecondarmi. Almeno sulle cose fattibili. E bisogna essere flessibili.

Perchè chi vuole la leonessa forte, determinata e protettiva,

deve accettare necessariamente anche la leonessa libera, indomabile e selvaggia.

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