Una vita squarciata in due.
Mi sono divisa per anni in parti disuguali ,
alternando dosi di me stessa, per sopravvivere al distacco.
Oggi costruisco equilibri.
I miei.
Con piedi fragili avanzo su vetri frantumati.
Tagli profondi feriscono la pelle diafana e delicata.
Impronte indelebili sulla strada che percorro con audacia.
Tracce del mio sangue infetto impregnano vite altrui.
Vorrei ricongiungermi finalmente con quell’altra metà di me stessa
che mi fu strappata violentemente dalla carne quando ero ancora una bambina.