Ci sono silenzi che nascondono, nel loro doppio fondo,
il retrogusto amaro della sconfitta.
Ci sono silenzi che partono dal cuore.
Irrimediabili, improvvisi, irrevocabili.
Le parole si fermano in gola,
diventando labirinti intricati in cui ci si smarrisce.
I respiri si fanno lenti e somigliano a lontane litanie originate dalle viscere.
Nenie funebri intonate davanti al sepolcro della vita.