Interno 8.
L’altro ieri pomeriggio.
Io e mia madre nella mia cucina vintage (giusto per non dire arcaica).
IO – Mamma, sai, ho deciso di fare la stanza dei bambini al posto del soggiorno, la cucina con una certa urgenza…e di mettere a posto il terrazzo del salone!
LEI – Ma scusa, invece di spendere così i vostri risparmi, (sguardo severo ed ipercritico) perchè non ti vai a comprare qualcosa di carino da mettere addosso?
IO . (Perplessa) Mamma, perchè? Cosa c’è che non va nei miei vestiti?
LEI – (morbida, per non urtare troppo la mia già labile suscettibilità) Noooo, niente…però stai sempre con questi jeans addosso, con le all star e con queste magliette semplici, tutte uguali…sembra che hai 20 anni!
IO – Embè? Io così sto comoda…forse dimentichi che corro tutto il giorno dietro a due nani inferociti…
LEI – si vabbè, ma potresti usare degli accessori carini per valorizzarti, delle giacche particolari, delle scarpe con un po’ di tacco, orecchini…Magari anche un po’ di rossetto non guasterebbe.
Dunque, cara mamma, apprezzo davvero la tua sincerità e il tuo punto di vista diametralmente opposto al mio, ma credi davvero che sarebbe pratico correre dietro ad Alessandro alla villetta con un bel paio di tacchi a spillo, o sedermi a terra al parco con un pantalone buono, o indossare camicie di seta bianca su cui farmi sputazzare la pappa da Federico, o giacche di pelle borchiate in modo che, quando i bimbi si appoggiano per accucciolettarsi, gli si fa la faccia a pois come una coccinella?
Oppure, secondo te, avrei il tempo di vestirmi tutta impaparacchiata quando esco la mattina, per poi tornare a casa a ora di pranzo (carica di borse, passeggino e buste della spesa) spogliarmi e mettermi una tuta, levarmi tutti i braccialini e orecchini vari, per far mangiare Federico…poi rivestirmi per andare a prendere Ale, poi rispogliarmi per preparare la cena?
Sai cosa? Mi piacerebbe essere un po’ più chiccosa, ma in questa fase della mia vita preferisco fare la Mamma full time e ciò comporta l’uso imprevedibile di pennelli, plastichina, bolle di sapone, impasti per la pizza, rigurgiti, pastina sputacchiata…questo presuppone anche il sedersi a terra alla villetta, con le gambe incrociate, a colorare con i gessetti o infilarmi in una giostra con due bambini in braccio e due dietro che si appendono al collo (o ai capelli)…questo presuppone che le mie labbra debbano essere immacolate perchè devono avere la libertà di baciare i bambini ogni volta che lo desiderano e i miei polsi liberi per non rischiare di graffiargli la pelle delicata quando li lavo.
Detto ciò, mi rendo conto che il mio look è troppo rock per i tuoi gusti (che lo definisci “sciarmato andante”)…dunque, urge una consulenza a domicilio (nani permettendo) per cercare di far conciliare il mio stile punk rock e i miei 34 anni suonati, con l’amica fashion blogger Marittella.com, la cui politica è decisamente simile alla mia “Moda come interpretazione, di come siamo,di come ci sentiamo. Moda come stile, non come imposizione; come essere sicuri di ciò che si è, vedersi e riconoscersi. Vestire qualunque cosa ma sentirsi a casa, a posto, avere la sensazione di appartenersi. Indossare la propria personalità, il proprio carattere.”.
Dopo, però, la faccio venire anche da te…giusto per farti togliere quelle rucoline del cazzo con 8cm di zeppa incorporata!
I love you, mum!