Piccoli nani crescono…alla velocità della luce.
Sembra ieri che ero una mamma felice ma sclerata perchè Alessandro non mi dava un secondo di tregua. Riempiva le mie giornate “accaventiquattro” in tour de force al limite della tollerabilità umana. E così, dopo un’estate piena di dubbi e perplessità, a settembre 2012 decidemmo, quasi sull’orlo di una crisi di nervi, che era giunto il momento di mandarlo all’asilo. Inutile parlare dell’inserimento che fu difficilissimo per lui, ma soprattutto per me, presa da mille sensi di colpa ingiustificati…inutile anche sottolineare che scoprii di essere incinta proprio in quel mese e quindi il mio desiderio/bisogno di riprendere in mano la mia vita sfumò davanti ad un test di gravidanza del tutto inatteso…Fatto sta che Ale da quel giorno ha trovato una seconda casa meravigliosa ed io mi sono goduta qualche ora di sano relax in attesa di Federico.
Dopo quasi due anni di asilo, dopo essersi trasferiti da poco in una struttura molto più grande, nuova, organizzatissima e super accogliente, e dop oaver iniziato il suo primo campo estivo…ieri pomeriggio la direttrice mi ha comunicato che domani i bambini faranno la loro prima gita fuori porta.
– Ciao cara, venerdì abbiamo organizzato una gita
– Ah…e dove?
– I bambini saranno trasferiti con il pulmino. Qui, in zona, non troppo lontano.
– mmmmhhhhh…di che si tratta?
– Li portiamo tutti in piscina.
– Azz…e come farete a gestire 30 nani treenni che corrono sul bordo o che si spingono o che affogano perchè non sanno nuotare? Non credo che Ale parteciperà…le mie coronarie non reggerebbero!
– Ma figurati, ieri ne abbiamo portati 250 del campo estivo
– Vabbè ma sono più grandi
– Si ma erano 250…venerdì saranno una trentina
– Non so, ci penso e ti faccio sapere stasera.
Ecco…questi ragazzini di oggi non solo sanno usare gli smartphone meglio dei genitori, non solo hanno il monopolio della tv e conoscono la programmazione a memoria di rai Yoyo e Cartoonito, non solo ascoltano cd, usano sky e fanno videoconversazioni naniche con skype, non solo hanno la fidanzata e sono svegli da morire…addirittura a 3 anni e mezzo se ne vanno nella piscina pubblica con i loro amici senza i genitori. Ecco, tutto ciò mi sembra un tantino eccessivo.
A cena ne abbiamo parlato io, Ale e il papà. Abbiamo deciso che la cosa giusta è lasciarlo libero di fare le sue esperienze, di misurarsi con la vita e con le difficoltà che essa presenta, di divertirsi e di godere fino in fondo delle cose belle. A scuola mi hanno detto che se voglio posso sedermi al bar della piscina ed osservalo da lontano, ma non credo che andrò. Nella vita bisogna imparare ad avere fiducia, ed io mi fido di mio figlio e delle persone a cui lo affido.
Domani sarà per me una lunghissima mattinata, mi distrarrò con quella polpetta d mia nipote che arriva stasera con i genitori dalla fredda Milano. Mi auguro solo che Alessandro non assapori troppo la libertà e mi chieda di andare a mangiare una pizza con gli amici sabato sera…intanto, per me, farò scorte di ansiolitici in attesa di parlare con la Direttrice ed intimarle di darsi una regolata!