Vite che procedono su percorsi paralleli.
Vite, come pentagrammi,
su cui note malinconiche, inseguendosi, creano melodie che si somigliano.
Vite dense di emozioni da assapoare
e occhi, i nostri occhi,
attenti a catturare le sfumature che riempiono l’aria pregna di noi.
La magia del ritrovarci, per poi perderci in infiniti racconti,
mi sazia…sempre!
ELE, TI VOGLIO BENE
penso sia la prima volta che entro in un blog…non ti nascondo che leggere di noi e vedere quei due corpicini così piccoli, vicini, mi commuove e non mi trattiene…ma un sorriso, però, mi smorfia il viso…
Ore 18:30 circa… di circa 18 anni fa,scalette piscina…
“Allora Ele di che colore ti vesti stasera?”…
“non so… cosa abbiamo, anche se non proprio uguale, dello stesso colore?”…
“mettiti in rosa…mettiti i pantaloncini corti”…
“ok…sopra bianco…va bene?”…
Lo ricordo come se fosse ieri…penso tu sia una delle pochissime persone che sa com’ero e che ha in sè memoria del mio tempo…da quando sono stata male, tante cose sono cambiate, il mio corpo funziona diversamente…e non solo perchè doveva crescere… il mio cuore, la mia testa…io mi ricordo di me…e mi dispiace abbia dovuto salutare e lasciare la ragazzina che ero, anche se oggi sono serena di quello che sono, lei credimi non c’è più…so che tu l’hai conosciuta…a me manca tanto…e un pochino di lei vive anche attraverso te…tutti cresciamo, è naturale, ma io sento che la realtà di quel momento ha interrotto il mio cammino… chiuso… e spalancato qlcosa di totalmente diverso…
oggi mi rivedo in te, in Maurizio…che mi guardate con gli stessi occhi e a me piace tanto…non li ritroverei da nessun altra parte…
io c’ho i lucciconi agli occhi, un po’ per il post e un po’ per il commento qui sopra…
uff.. sono una mollicona…
con chi sono andata ad amsterdam?
c’hai un botto di puntate arretrate!!! 😛
bellissimo .. troppo bello .. che posso dire .. a me ste cose mi fanno emoziona’ uff so la donna di ghiaccio io nn me posso sputtana’ cosi 😉 *
belle voi !
@ele:
la tua intensità mi ha commosso.
anche io, per motivi differenti dai tuoi, ho salutato tantissimi anni fa quella ragazzina bionda che sul bordo della piscina ti chiedeva di vestirci di bianco e rosa. la sua “leggerezza” è volata via, insieme alla tua, lasciando il posto ad anni di sofferenze psicologiche ed abbandoni! Abbiamo costruito in quegli anni di solitudine le nostre mura di cinta che oggi, però, ci proteggono e ci rendono incredibilmente forti.
Non avendo più rapporti con “lei”, ovviamente non sapevo di te…e il mio più grande rammarico, oggi, è quello di non esserci stata, di non aver pianto con te, di non aver stretto la tua mano, di non aver ascoltato le grida di dolore che reprimevi inondando di rabbia diari, rinchiusa nel tuo buio interiore.
Oggi sono qui…un po’ “lontana”, ma la tecnologia fortunatamente aiuta a superare con più facilità le barriere spaziali e temporali.
spero di vederti presto….ti voglio bene!