Perchè purtroppo anche i sogni, se li lasci troppo tempo chiusi in un cassetto, rischiano di marcire.
Il tempo non è clemente con le cose accantonate.
Il tempo scorre reclamando l’urgenza della vita, del vissuto.
Il tempo non concede sconti a chi arriva in ritardo.
Semplicemente passa e trascina via con sè le occasioni mancate, le situazioni lasciate in sospeso, i sogni, appunto, conservati in un cassetto chiuso a chiave.
Il tempo non ti chiede il permesso.
Lui arriva, ti sfiora, ti squarcia, ed un attimo dopo è già diverso, già nuovo, già un estraneo.
E tu riapri quel cassetto, convinta di poter leggere tra le righe del tuo sogno e scopri invece che quella catasta di cose, progettate e non ancora vissute, è implosa diventando un groviglio irriconoscibile.
Ma non era nè del tempo, nè dei sogni che volevo scrivere…bensì della vita che ti plasma, che ti assottiglia, che ti scava profondità nell’anima, spolpando la tua corteccia. Ti modella a suo piacimento, in attimi di distrazione, rubandoti spensieratezza e sorrisi, dolcezza e amore. Ti trascina per i capelli in un mondo ruvido ed ostile, diverso da quello che avevi sempre sognato, e ti lascia immobilizzato contro le pareti di un lungo tunnel buio, con le spalle talmente al muro che tutto il tuo passato all’improvviso scorre davanti ai tuoi occhi. E non c’è alternativa a quel lunghissimo e mostruoso treno che ti sfiora la pelle…lo vedi andare avanti a tutta velocità, spinto da un tempo troppo veloce che trascina via tutto ciò che non è ben ancorato dentro di te…persone, cose, situazioni, progetti, pensieri, emozioni, sorrisi.
Ed è solo in quell’istante di sconvolgimento totale che corri a perdifiato verso la fine del tunnel, rincorrendo la tua vita e cercando di raccattare lungo il percorso i brandelli di ciò che eri, di ciò che desideri. Spalanchi le finestre del cuore e lasci che l’ossigeno e la luce del sole si posino dentro di te.
E dai vita a quella vita che involontariamente stavi narcotizzando, e dai speranza di libertà a quell’anima che silenziosamente stavi domando, e dai colori a quegli occhi ormai abituati al buio.
Ah che palle che dallo studio non accedo a ‘sta merda di piatta-forma! Leggo su fb i nostri post e per commentare mi devo frenare perché non è il posto congeniale. Pubblico lì stralci dei miei post tagliando e limando opportunamente per non far capire TUTTE le cose. E non posso accedere al blog e girare liberamente. GRRRRR.
Anyway: i sogni chiusi nel cassetto soffocano solo quando, e capita talvolta, ci dimentichiamo chi siamo. Ma accade che comunque la natura spinge e spinge finché non attrae a sé un cavatappi che tira via le barriere che abbiamo creato noi stessi. E allora lascia scorrere il fiume amica mia, perché dentro custodiamo un nucleo che non cambia pur cambiando (mistero della fede, abbi pazienza!) e, quando si scoccia dell’insonorizzazione, urla così forte da farsi motore di cambiamento. Ti abbraccio.
dove ci trasferiamo?
Su myblog. Credo sia l’unico posto decente…sennò su blogspot??? Fatemi sapere. Io ci sarò! Ma perdiamo il passato??? Oddio!!! p.s. chi cacchio mi dice come si mette la musica????
Ca’, il codice te lo posso dare io, devi piazzarlo nella sezione Aspetto-widget. Ti crei un widget (nella barra laterale destra) e lì ci incolli il link dell’mp3 che carichi.
Gli mp3 si caricano nella sezione media. Una volta caricato copi l’indirizzo che ti genera…
vediamo un po’…cerchiamo di trasferire i blog interi