Oggi è uno di quei giorni in cui ho il cuore intatto ma le palle frantumate.
Sono queste fottutissime date del cavolo…30 dicembre…una ricorrenza che da anni mi perseguita, come del resto il 18 settembre, il 21 giugno, natale, capodanno, pasqua. So che se vado a ritroso nell’archivio del mio blog e della mia esistenza, in questi giorni di qualunque anno sono stata così…a pezzi.
Sono nervosa, apatica, incazzata, demotivata, spenta, scontrosa, acida…una pila elettrica.
La vita mi ha riservato molta sofferenza. Un accanimento costante che mi ha costretta a fuggire via, dopo anni di violenze psicologiche e prevaricazioni.
Non ho voglia di nulla. Ho bisogno di stare da sola, in silenzio ad aspettare che questo momento passi…e invece mai come oggi la mia casa sembra quella di una gran fottutissima puttana di alto bordo. Gente che entra ed esce a suo piacimento…da stamattina posso contare 10 persone che hanno invaso la mia ricercata e forzata solitudine.
Ho chiesto a mia madre di tenere il bambino per il pomeriggio…è arrivata alle 4:00 ed è stata tassativa: alle 6:00 devo andare via. Nemmeno il tempo di scrivere un post, farmi una doccia e preparare la cena. Che cazz’
Hanno chiamato degli amici per cenare insieme, ma non mi va.
E’ passato mio cugino per sapere se domani sera volevamo stare con loro da alcuni amici con figli, ma non mi va.
Quest’anno le feste sono uno strazio. So che non dovrebbe essere così. Ma lo è. E domani sarà peggio.
E so anche che adesso ho solo voglia di piangere, mentre sento la mia casa invasa dalle voci assillanti di mia madre e mio figlio nel salone e di mio marito e l’idraulico in cucina. Vorrei avere un telecomando, premere stop e zittire tutti, spegnere tutte le luci e piangere fino a perdere i sensi. Faccio uno sforzo sovraumano per non urlare e cacciare tutti fuori.
Non ho più tempo e spazio per me. Sono fagocitata da questa nuova vita che mi risucchia tutte le forze e le convoglia verso un unico punto…ed è giusto così, ma è massacrante. Soprattutto in momenti come questo, in cui hai bisogno di stare sola.