[Giorni strani. Giorni di bilanci, di decisioni prese all'ultima ora. Giorni di prese di coscienza, di riflessioni, di progetti, di constatazioni. Giorni di shopping frenetico, di preparativi, di organizzazione.]
Mi fermo. Inspiro lentamente ed espiro.
Al corso preparto ci hanno mostrato alcuni esercizi di respirazione per il training autogeno e devo ammettere che, dopo aver rilassato ogni muscolo del mio corpo, scacciando ansie e pensieri di vita frenetica, riesco a sentirlo benissimo il cucciolo dentro di me. Riesco a percepire anche impercettibili movimenti che normalmente non sento.
Ed è strano sapere che c'è una vita dentro di me.
Se solo mi fermo a riflettere su quello che mi sta accadendo, mi rendo conto che forse non si è mai pronti per una cosa del genere. Lui mi vive dentro, si nutre attraverso di me, cresce, sente il battito del mio cuore, il tono filtrato della mia voce, i rumori del mio corpo…e gli basta tutto ciò. Gli basta la sua mamma per vivere. Io e lui, un unico microcosmo che si sviluppa in simbiosi…è magico, è al limite dell'incredibile.
A volte, con superficialità, come se fosse del tutto normale, penso si, sono incinta…ma poi mi rendo conto che in realtà non c'è nulla di "normale" nella gravidanza. E' un miracolo che si consuma in segreto e in intimità. Che cresce giorno dopo giorno, regalando sempre nuove emozioni. Non ci sono parole per spiegare quel fluido magico e contiuo che si instaura tra te e il tuo bambino. Nemmeno i papà possono godere della gioia della gravidanza. Loro, come tutti gli altri, la vivono dall'esterno, osservandola. Noi mamme la viviamo dall'interno, in un percorso fatto di strade illuminate e stradine secondarie che ci conducono l'uno verso l'altro, in un cammino fatto di amore crescente e conoscenza costante e reciproca.
Ho aspettato tanto.
Ho pianto troppo, quando puntuali arrivavano le mestruazioni ogni mese.
Ho sofferto in solitudine, rinchiusa nel grido silenzioso delle mie parole scritte, pronunciate solo con bisbigli accennati sulle pagine di blog sparsi nella rete…
L'ho desiderato più di ogni altra cosa questo figlio.
E l'ho desiderato per egoismo, per soddisfare il mio bisogno antico di appartenenza.
Per avere finalmente un punto di riferimento intorno al quale far ruotare per sempre la mia esistenza "nomade".
Per ancorare la mia vita a qualcosa di concreto che non sarebbe fuggito via al primo cambio di vento.
Ma proprio quando il mio istinto di sopravvivenza mi ha indotto a rinunciare a questo sogno per smettere di soffrire, spingendo la mia mente e il mio cuore a dedicarsi ad altro…eccolo che è spuntato fuori.
Lui…il mio ometto! L'amore.
E mi rendo conto di quanto sia fortunata…privilegiata nel poter vivere tutto questo.
E mi mancano le parole quando devo parlare di lui. Io che ho riempito pagine reali e virtuali di pensieri, io che ho vomitato per anni tutto ciò che mi passava per la testa, io che ho versato lacrime e dolore sullo sfondo nero dei miei blog…adesso che devo scrivere di gioia e di amore, adesso che la mia vita ha la fortuna di avere uno sfondo bianco, mi inibisco. Mi blocco. Di fronte a tutto ciò mi sento impreparata, piccola, disarmata. E' come se avessi paura che le mie parole possano banalizzare questo miracolo, senza rendere giustizia allo sconvolgimento emotivo che sto vivendo.
[Giorni strani. Giorni di bilanci, di decisioni prese all'ultima ora. Giorni di prese di coscienza, di riflessioni, di progetti, di constatazioni. Giorni di shopping frenetico, di preparativi, di organizzazione.]
nessunissima parola potrebbe mai banalizzare quello che è il miracolo della vita…….solo chi non ha sofferto e patito giudica "naturale" l'evento senza coglierne il senso più profondo….la mia è presunzione??? non credo….si da sempre tutto per scontato, quando non per tutti , in realtà, scontato non è……
" L'uomo a cui è dato soffrire più degli altri, è degno di soffrire più degli altri." (G. D'Annunzio)
Nico
nessunissima parola potrebbe mai banalizzare quello che è il miracolo della vita…….solo chi non ha sofferto e patito giudica "naturale" l'evento senza coglierne il senso più profondo….la mia è presunzione??? non credo….si da sempre tutto per scontato, quando non per tutti , in realtà, scontato non è……
" L'uomo a cui è dato soffrire più degli altri, è degno di soffrire più degli altri." (G. D'Annunzio)
Nico
credo sia così per ogni cosa…e credo in assoluto che sia sbagliato dare le cose per scontate.
Se non ci fosse il prologo e l'epilogo tra le parentesi sarebbe una perfetta pagina di letteratura intimista.
Vederti è stato più emozionante che leggerti, decisamente si! Ieri sono stata a vedere le mongolfiere al festival internazionale a Fragneto Monforte. E tu non ci crederai ma la prima persona che io e r. abbiamo visto in mezzo a 893598342659 milioni di persone è stato Cesare! Te lo giuro!!! Senza manco farci una telefonata! Ahahahahha !
La natura non è mai scontata cara amica.. Un filo d'erba può crescere ovunque, eppure non è detto che lo faccia.. E quando spunta dove nessuno se lo aspetta, allora sì, quello è un miracolo.. In realtà è un miracolo sempre.. Ma poche sono le persone che apprezzano ciò che la Vita offre, nemmeno quando la vita offre se stessa, come nella gravidanza, permettendoci di entrare col suo significato più profondo..
Ti abbraccio.. Tuo figlio sente questi pensieri, ma quando crescerà non dimenticarti di dirgli queste parole, MAI.
ma ci siamo quasi, vero?
io voglio vedere questo fantastico cuccioletto tanto atteso!