La vita rinchiusa, in una bustina di plastica trasparente, con due nodi stretti con forza.
La vita in apnea.
Giorni di diverse e inattese fatalità che corrodono.
Un corpo amato, e spesso detestato, riempie di dolore una stanza di ospedale.
Un corpo che ha ricominciato a donare calore solo quando la mente ha iniziato a vacillare.
Quando la malattia ha finalmente distrutto tutte quelle inutili suppellettili
che la vita gli ha donato negli ultimi anni.
Ore di turni alternati invadono l’ambiente clautrofobico.
Ore di visite e di lacrime di disperazione.
Ore di incontri sbagliati e di incontri desiderati ma impossibili.
Ore di attese snervanti.
Ore immobili.
Ore di imbarazzanti silenzi e di parole fuori luogo.
Ore di inevitabili scambi.
La camera 403 diventa un congelatore,
aperto con un colpo solo,
in cui il ghiaccio si scioglie e la carne va lentamente in putrefazione,
in cui sorrisi di circostanza si alternano ad atteggiamenti ipocriti,
in cui la falsità e il disinteresse reciproco sono palpabili nell’aria asciutta.
Giorni senza parole.
Giorni di lacrime silenziose e di bisogno di conferme.
Giorni di antichi rancori incancellabili e di delusioni.
Giorni di speranze.
Giorni di sguardi che indagano nelle vite altrui.
Giorni privi di affetto.
Catapultata in questo incubo infernale,
vivo rinchiusa nel mio guscio…
aspettando che un raggio di sole mi riscaldi il cuore.
più che vergogna è paura di sentire cose che non vorrei ascoltare……mi sono espressa na chiavica…..cmq mi dispiace che la situazione è quella che è.
1 bacione si passo per facebook.
Potessi essere un raggio di sole, lo farei, amica mia. Credo però che più che star zitta ‘sto giro non mi è dato di fare. Un abbraccio dai, vié quà. (Vù, e stu cazz e feisbuc)
Giorni in cui si dovrebbe semplicemente essere presenti per dare, dare e ancora dare alla persona che ha bisogno di amore… ma non per tutti può essere così…
sai, quando si è lontani da chi ci vuole bene, io dico sempre che se metti una mano in tasca e stringi, vedrai che lì ci trovi la mia…
lo dico anche a te…
ti abbraccio stellina…
sorridi, sei bella.
e non te lo dico con frivolezza.
quelle come te, belle dentro e fuori, meriterebbero solo di sorridere.
un bacio
Certo che sei perdonata. Dai, il caffè lo offro io oggi. Al bar o giù alla macchinetta fetente ?
A casa mia, ok. A Pasqua venite o no ?
Tu, tu proprio tu, tu pigli e parti un week end ??? TU ???
Ma statt zitt va
Scappo in trib. Spe ti porto prima il caffé
colazione servita madame butterfly
sfuggo via di corsa !!! a dopo