E non lo so come mi sento. In alcuni momenti sto bene, in altri mi sembra che mi stia cascando il mondo addosso. Ieri sera, sola a casa, sono scoppiata in un pianto irrefrenabile che è durato più di un'ora.
Non so perchè. Mi sentivo un groppo alla gola, un peso sulle spalle che mi schiacciava. Un pianto liberatorio per allontanare tutti i cattivi pensieri, per scrollarmi di dosso la tensione dell'ultima settimana.
Sono tutti felici per me..ma io non sono felice. IO NON SONO NULLA.
Mia madre mi ha spedito un sms chiedendomi perchè fossi così nervosa…non ho risposto. Ho continuato a piangere, ancora più di prima, cercando una ragione dentro la mia fottuta psicologia del cazzo.
La mia mente è come annebbiata. Un filtro mi divide dalla mia emotività. Gelida, reagisco a tutto come se si trattasse della gravidanza di qualcun altro. Non fumo più, non bevo più, vado piano in macchina cercando di evitare dossi e buche, assecondo la stanchezza che mi invade dopo una certa ora….tutto con la massima precisione e razionalità. Eppure, non mi lascio coinvolgere. Se non per brevi attimi…come quando il dottore, mercoledì dopo l'ecografia, ha sentenziato che andava tutto bene…quando l'infermiera, oggi alle 15, mi ha telefonato dicendo che i risultati delle analisi di stamattina stanno uscendo benissimo e che il valore delle mie beta è schizzato a oltre 18000 (indice che procede tutto alla perfezione)…o come quando stamattina mi sono ritrovata nel reparto di neonatologia dell'ospedale ed un richiamo primordiale mi ha attirato nel NIDO…dove una ventina di bambini urlanti mi hanno commossa, sbattendomi in faccia une meravigliosa realtà che non riesco ancora a percepire.
Ho rubato due pannolini, minuscoli, dolcissimi. Uno l'ho attaccato con un magnete sulla bacheca alla mia destra…l'altro lo attaccherò stasera al frigorifero o mio marito lo userà per un suo nuovo quadro…chissà.
Vorrei svegliarmi da questo torpore e sentire realmente di essere incinta. Vorrei riuscire a mettere da parte ciò che mi ha insegnato la vita nel suo spietato cammino e riuscire a godere di questo momento irripetibile, senza avere il terrore che il sogno svanisca nel nulla, che il dolore di una brutta notizia mi possa annientare. Ho attivato la mia difesa emotiva, prendendo le distanze da me stessa, e dall'unica cosa che abbia realmente desiderato negli ultimi 3 anni e mezzo. Ho il dovere di ritrovare me stessa, di rilassarmi e di iniziare a procedere verso questo meraviglioso ed inaspettato dono che la vita mi ha fatto…
Commentare spesso in questo luogo ancora sconosciuto a tanti e di così grande intimità mi sembra alle volte invadente,ma allo stesso tempo rendendomi partecipe della tua gioia mi hai un pò autorizzato ad "esserti vicina" quando vuoi condividere le tue emozioni con noi. Capisco, o almeno ci provo a capire, le tue ansie , però guarda il tuo bicchiere mezzo pieno e goditi con tutta te stessa questi mesi in cui imparerete a conoscervi, in cui ci sarete solo tu e lui/lei.
e jammmmmmmmmmmmmmm!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Nico
Il dono più grande che la vita possa farci è la vita stessa..
Tesoro mio, affronta ogni momento per come viene, sia di tristezza che di gioia, sono emozioni che tuo figlio ti sta donando anche se è solo un puntino dentro di te. Ti abbraccio stretta.
Tutto questo dicono sia normale, una sorta di mancanza di equilibrio che all'inizio non fa distinguere bene tutte le emozioni. Dipende forse dal fatto che ci aspettiamo sempre di sapere come reagiremo, cosa proveremo, dove andremo. Questa splendida notizia ti è "piombata" addosso inaspettata. La vita sa sempre come meravigliarci ! Piano piano, mano a mano che passeranno i giorni, riuscirai sempre di più a "capire"! Ti voglio bene
@nico: certo che siete autorizzate…altrimenti non vi avrei invitate ad entrare!
@cielo: già…è tutto così eccessivo!!
@roscia: si, forse è questo. sono abituata a programmare la mia vita e di conseguenza ad immaginare le mie reazioni nel momento in cui determinate cose accadono…questa volta no. Sono stata travolta dalla vita e questa cosa mi spiazza facendomi perdere l'equilibrio.