A volte gli avvenimenti si susseguono velocemente.
Le emozioni che ne scaturiscono anche. Finiscono così per sovrapporsi ed incastrarsi in un punto indefinito tra la lingua ed il cuore, senza riuscire nè a scendere per essere metabolizzate, nè a salire per essere cacciate fuori.
E così te ne resti emotivamente immobile ed instabile, al centro esatto della tua vita, a muovere le redini della quotidianità come un automa. Ti ritrovi a fare i conti con una te stessa fredda e disincantata, diversa dalla te stessa con cui sei abituata ad avere a che fare. Cerchi un compromesso tra le tue emozioni e la sua lucida razionalità, ma lei ti batte demotivando ogni proposito e annientando ogni entusiasmo. E sai che non mente quando ti ricorda che la vita ciclicamente ripropone gli stessi fotogrammi che ormai conosci a memoria. Sai che non è una bugia il fatto che, per quanta strada tu possa fare, alla fine tornerai sempre in quel punto dal quale vuoi fuggire. Sai che ha ragione quando dice che i muri invalicabili, per quanto tu ti possa sforzare, resteranno tali anche se imparerai a volare. Sai che è vero che il buio non distrugge ciò che nasconde e che quindi non serve a niente chiudere gli occhi o tappare le orecchie…la reatà resta immutata anche se facciamo finta di non vederla.